(poesia datata, la ripropongo)
negativo di me mio vuoto
in proiezione mi copia con inediti
profili tagliati nella luce – se dal
di fuori la spiassi mi direi sono
io quello?
pulviscolare ha i contorni
del sogno e i suoi fòsfeni
si spezzetta se riflessa inafferrabile
fantoccio mi diventa
pure mio vuoto mia metà
che estinta con l’ultima sua luce
rientrerà nel corpo- contenitore
unificata con la terra – senza un grido
tutt’uno con la morte –
senza perché – solo ombra
Versi profondi, e molto raffinati, che ho apprezzato nella loro densa lettura
RispondiEliminaTi ringrazio tantissimo per il tuo gradimento. Buona serata, Silvia.
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