ho sognato una piazza la sua
circolarità senza confini
forse dava nell'altra dimensione
chiamava il mio sangue l'aleph
di borges il suo eterno
presente - dove sei tutto e il Tutto
è te - dove il Figlio
rinnova le sue lucenti piaghe
cogliendo i perduti
Intensa raffinatezza, in questi versi coinvolgenti, di bella lettura. Buongiorno Felice,silvia
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