sabato 22 ottobre 2022

Intervista

 




Intervista a Felice Serino (flymoon)

24/02/2012


Felice Serino, alias flymoon, è nato a Pozzuoli nel 1941. Attualmente vive a Torino. Copiosa e interessante la sua produzione letteraria, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

E’ stato tradotto in sei lingue.

Intensa e prolifera la sua attività redazionale visibile anche on-line.

Scrive su vari blog, fra cui su My Space, sul trascorso Splinder e su Wordpress al presente indirizzo

http://sestosensopoesia.wordpress.com/

Alcune opere sono state pubblicate nel blog de La Mente e Il Cuore, prima che si trasferisse nella rosa degli autori del nostro Salotto di Poesia e Letteratura La Mente e il Cuore

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PREMI PRINCIPALI DI POESIA:

2° Premio Arno d'argento 92, Firenze, Entel Mcl

I° Premio Un Poeta per l'Europa 96, Firenze, Entel Mcl

I° Premio assoluto al Premio per la Pace 01, Cultura e Società, Torino

2° Premio al Concorso Omero-magna graecia 03, Napoli

3° Premio Santo Gringeri 03 - I luoghi del cuore, Pellegrino-Me

2° Premio al Concorso Artenuova 2004, Propata-GE

2° Premio Santo Gringeri 04 - I luoghi del cuore, Pellegrino-Me

I° Premio al Concorso Naz.le Ibiskos 2006, Empoli

2° premio a pari merito al "Premio Renato Milleri (Remil) - Poeta dell'anno" 2007, per merito acquisito nel campo artistico-letterario

2° classificato ex aequo del gruppo dei finalisti al IV Premio "Per non dimenticare Enrico Del Freo" - Centro ENTeL M.C.L. Massa - Carrara 2009

3° Premio Il Golfo 2010, Napoli

I° classificato "Il Golfo", Napoli, febbraio 2011


Tra i vari critici hanno scritto di lui:

Isabella Michela Affinito, Giorgio Bárberi Squarotti, Enrico Besso,

Nunzia Binetti, Reno Bromuro, Antonio Catalfamo, Maurizio Cucchi, Ezio

Falcomer, MarieChristine Fournier, Silvia Denti, Fabio Greco, Stefano

Jacomucci, Maria Lampa, Antonino Magri, Marco Merlin, Carlo Molinaro,

Sandro Montalto, Vincenzo Muscarella, Antonio Pugiotto, GianCarla

Raffaeli, Filippo Solìto Margani, Luciano Somma, Michela Zanarella,

Teresio Zaninetti.

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Dopo aver letto alcune sue opere, ho desiderato conoscere meglio la sua personalità.

Gli ho scritto, invitandolo a concedermi un po’ del suo prezioso tempo, ha accettato con mia grande soddisfazione e gioia.

Fra poco sarà qui tra noi e nell’attesa rileggo qualche sua poesia.


Proletari


distinzioni di classi

niente di nuovo la storia si ripete

noi pendolari voi vampiri

dell'industria che evadete il fisco

(imboscando capitali sindona insegna)

ed esponete le chiappe al solleone

sulla costa azzurra o smeralda

(lontani dal nostro morire -

in città-vortice sangue solare

innalziamo piramidi umane

per l'alba di mammona)

dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo

(burattinai per vocazione

di questa babele tecnocratica)

averci diseredati crocifissi

con bulloni a catene di montaggio


Da: IL CALENDARIO DEL POPOLO – Poeti operai

[numero monografico n. 730, maggio 2008]


Un’opera che, sebbene risalga al 2008, è sempre attuale per la forte denuncia e la profonda sofferenza espressa, oggi più che mai sentita dai lavoratori.

Nonostante sia rapita e assorta dalle mie riflessioni, odo suonare alla porta de La Mente e il Cuore, vado ad aprire.


- Ciao Felice, aspettavo la tua gradita visita, prego accomodati, conosci già la strada.


- Sono onorato della gentile accoglienza.


- Il camino è acceso, fuori si gela ma qui il calore ammanta il nostro salotto come le nostre anime, è davvero piacevole e confortevole quest’atmosfera, non trovi?


- Mi ci trovo veramente a mio agio. E’ un calore particolare, tra amici di penna.


- Sei una persona e uno scrittore molto conosciuto e stimato, immagino che la mia intervista non ti sorprenda…


- Sinceramente un po’ sì.


- Allora cominciamo, ti confesso che provo una certa emozione. Cosa ti ha indotto a scrivere la tua prima poesia?


- Volevo provarlo a me stesso; ma i primi tentativi sono iniziati un po’ tardi, verso i 28 anni.


- Quali sono stati i sentimenti e le emozioni che hai provato in quel momento e per chi?


- Ero mosso da una strana spinta interiore, mai provata prima. I sentimenti che sentivo di esprimere erano dettati da un momento triste della mia vita: la perdita di mio padre.


- Puoi citarla?


- Veramente non ricordo un solo verso di quella poesia (se vogliamo chiamarla poesia).


- Ho letto alcune tue opere ed ho notato che spesso il soggetto è l’amore, definisci questo sentimento e cosa rappresenta per te.

Vorrei definirlo con questi versi; amore come dono di sé, ma anche sacrificio e senso di giustizia.


come un bosco devastato

intristirono la tua infanzia

di pochi sogni

tra trame di tappeti e catene

ancora grida il tuo sangue nei piccoli

fratelli – il tuo sangue che lavò la terra

quel mattino che nascesti in cielo – dimmi –

chi fu a cogliere il tuo dolore adulto

per appenderlo ad una stella?


Questa splendida poesia, dal titolo Iqbal, dimostra una profonda attenzione verso i temi sociali, è un interessamento che ti rende onore.

Cosa potremmo fare, secondo te, perché il mondo sia migliore e non dimentichi nessuno?


- Potremmo, e non solo a parole, immedesimarci negli altri, gli abbandonati, i derelitti, i senza tetto, i senza lavoro…preoccuparci di più di essi con opere benefiche e di volontariato, anche se le soluzioni ai problemi mondiali dovrebbero partire dall’alto…


- Può la poesia rappresentare un messaggio per il nostro prossimo?


ti so dolce presenza

-tu che visitavi i giardini

del cielo-

ti so dentro di me come

un amico o un figlio

( dal brano A Carlo Acutis)


Una magnifica dedica che ci fa comprendere il tuo credo, quindi hai fede in Dio?


- Il messaggio, in qualsiasi modo lo trasmetti, e specialmente nell’arte della scrittura, si può riassumere nella parola amore, come condivisione con l’altro, come fede nella vita e nella creazione, nell’essere spirituale, in Dio.


- Hai mai incontrato un angelo su questa terra? In chi l’hai visto?


- Un angelo non l’ ho mai incontrato, ma l’ ho visto nello sguardo di un mendicante all’angolo della strada, con ali invisibili e con un cane a fargli compagnia.


- A quale personaggio femminile della storia o della letteratura scriveresti d’amore?


- A Simone Weil, che ammiro moltissimo e la cui figura mi ha ispirato più di una poesia.



- La vita è poesia, sei d’accordo?


- Certamente, meravigliosa e drammatica insieme.


- Ed è anche un insieme di momenti di luce ed ombra, qual è il tuo attimo impresso nella mente e nel cuore in modo particolare?


- Non saprei. Ma un attimo particolare impresso nel cuore resta senz’altro il momento (tardivo) in cui ho conosciuto mia moglie, e la mia vita ha avuto una svolta.


- Hai scritto una poesia a riguardo? Vuoi condividerla?


- Certo. Eccola:


MOMENTO

ad Angela

[ispirata in dormiveglia il 28.10.2007,

a 48 ore dal mio 66° genetliaco]


torpore:

velo di tenebra sugli occhi

mano che ti muore nella mano

ed è bellezza anche questa:

minimo ritaglio dell’eterno


- Attribuisci un aggettivo o una sensazione ai quattro elementi, fuoco, terra, aria, acqua.


- Mi sono interessato un po’ di astrologia, anni fa. Gli elementi, in sintesi, sono la vita, l’universo: il fuoco è ardore, la terra concretezza, l’aria dispersione, l’acqua introspezione e sensibilità.


- Quale di questi elementi paragoneresti a te stesso, al tuo poetare e perché?


- Senza dubbio all’elemento acqua (appartengo al segno dello scorpione, acqua come elemento): sensibilità e profonda introspezione sono peculiarità del mio poetare.


- Se dovessi rivolgerti ai tuoi lettori, a cuore aperto, cosa gli diresti?


- Mi sento gratificato della vostra attenzione e dei vostri elogi, che non sento di meritare.


- E ai giovani?


- La cultura è un elemento basilare nella vita; non si finisce mai di imparare, di conoscere. Leggere sempre, non disperdersi in cose futili che lasciano il tempo che trovano.


- Quanto ti ha dato la poesia?


- Tanto. Da oltre quarant’anni mi dedico alla poesia, dalle prime stroncature di giudizi ad alcune affermazioni in concorsi, che mi hanno dato lo sprone dopo periodi di delusioni. Devo dire che sono stato ripagato abbondantemente. La poesia mi ha sollevato anche da alcuni periodi di depressione, quindi sono io che devo molto a lei.


- A quale scrittore ti senti più vicino e perché?


- Mi sento vicino, con le debite distanze, al grande Jorge Luis Borges. Un poeta surreale e visionario, i cui temi riconducono all’Enigma, all’Infinito, al chi-siamo-dove-andiamo (“… presto saprò chi sono” è un suo verso che mi affascina).


- La MC ti gratifica?


- Si, mi gratifica molto perché ho incontrato persone speciali con cui confrontarmi.


- Cosa vorresti esprimere alla nostra redazione?


- Un semplice ma grande grazie insieme a molta riconoscenza a tutto lo staff!


- Felice, secondo te cosa è preferibile, amare e soffrire o non amare per non penare?


- Certamente amare anche soffrendo, altrimenti la vita non avrebbe finalità né senso.


- C’è davvero una netta differenza fra sogno e realtà?


- No, secondo il mio sentire, non esiste una netta differenza, dal momento che ritengo la realtà nient’altro che un’apparenza (“la scena del mondo”, come dicono i Vangeli), una rappresentazione, come il sogno, appunto.


- Immagina di dover partire improvvisamente, cosa porteresti con te?


- La Bibbia.


- Ed ora donaci un pensiero…


- Ecco un pensiero di “lettura/scrittura” di un po’ di tempo fa:

Capita, a volte, leggendo un brano di trovarti specchiato nella profondità di quel pensiero espresso dall'autore e di riconoscervi quanto si era agitato nella tua anima attendendo di adagiarsi sul bianco della pagina: proprio perché quel pensiero, collimando col tuo, ha reso più chiara e più forte la profondità di quella intuizione che hai colto dal tuo inconscio, esplorando gli anfratti della tua memoria sensoriale, ed affermandola nel portarla alla luce.

E' però significativo (ed è più che naturale) che ciò avviene dopo, in una verifica a posteriori, e non prima quando potresti lasciartene influenzare, col risultato di una cosa artefatta, mancante di originalità.

E' una sorta di transfert - comunicazione misteriosa e inconscia della creatività.


- Traspare chiaramente dalle tue risposte, una grande personalità, pregna d’amore, d’attenzione verso il prossimo e alle problematiche sociali, arricchita da una profonda sensibilità verso la vita, i sentimenti e i valori che associ a ogni sua singola espressione.

Riconosci l’essenza del sentimento puro negli occhi di un mendicante, di chi soffre ai confini della società, per questa ragione ami la natura nella sua variegata complessità, sapendone cogliere l’attimo e il senso.

Sei un uomo saggio, raccogli nella tua anima, come gemme preziose, le esperienze altrui e ne fai frutto intrecciandole umilmente alla tue.

Hai la capacità di alleviare il dolore attraverso la poesia, sempre guidato dalla fede che ti fa corazza.

Posso affermare, con certezza, che sei un uomo e un poeta d’Amore, ed è sicuramente per questo che sei riuscito a esprimere ciò che di più bello palpita nel tuo cuore, perfettamente compreso e ammirato da coloro che hanno inteso premiare più volte, e in diverse occasioni, le tue opere, tutte d’elevato spessore emozionale, artistico e lessicale.


Come un irradiarsi di cieli


chiedere a Dio quella protezione

che il mondo non può dare

rifugiarti a quel nido dove

Egli attende come una madre

il suo piccolo perduto

nuda allo scoperto

sei creatura nata per la terra

-ma del cielo dove

sempiterna dimora

Compassione


Ringrazio di cuore Felice Serino per avermi concesso l’onore di approfondire la conoscenza del suo sconfinato spirito di uomo e poeta, astro d’un cosmo tutto da scoprire e contemplare.


Gelsomina Shayra Smaldone


....




Eccellente intervista ed eccellente Shayra! Voglio esprimere la mia riconoscenza a MC per aver permesso di farmi conoscere un po' più a fondo.

Un grande abbraccio! 

Felice

...

Intervista splendida questa tua Shayra, che mi permette di scoprire un autore a me conosciuto solo attraverso i suoi profondi quanto interessanti e bellissimi versi e che invece ora posso "vedere" anche come persona dalle mille sfumature e prospettive di poeta. Un grazie ad entrambi e complimenti!

NellAnimaMia

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...

Molto bella questa intervista, che sembra fatta davanti ad un camino dove scoppietta allegramente la legna che arde. Più che un'intervista una vera chiacchierata confidenziale dove Felice si apre con tanta semplicità e ci da modo di conoscere la sua persona in maniera più approfondita, visto che fino ad ora era celata dietro al suo nick ed alle sue splendide poesie. L'ho letta con moltissimo piacere e grande interesse.

Complimenti ad entrambi

Patrizia

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Cara Shayra, è una bellissima intervista quella che ti ha concesso Felice. E mi fa piacere conoscere meglio la persona che si cela dietro il suo nick flymoon, perché finora il tutto era limitato ai suoi, seppur splendidi, versi.

Complimenti ad entrambi.

Dany

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LA MENTE E IL CUORE (BLOG)



3 commenti:

  1. Una notevole intervista, che ti riguarda molto da vicino, per conoscerti ancora meglio. Complimenti Felice, buon fine settimana e un caro saluto

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    Risposte
    1. Grazie infinite, Silvia. E' di un bel po' di anni fa. Buon sabato anche a te.

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  2. Dal mio blog ASSONANZE su wordpress
    Flavio Almerighi:
    che tu sia un autore interessante è fuori discussione, qui ti ci si conosce meglio

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