giovedì 9 febbraio 2023

Al museo




mi trovavo in una città sconosciuta

chiesi l'indicazione per il museo

mi accorsi che mi fissavano due occhi 

di cerbiatta - se riesci a 

farla franca mi disse il padre

-ero entrato senza biglietto-

io da portoghese annuii

lo sguardo di lei si faceva penetrante

ebbi una mezza idea di scambiarci il numero

come fossi stato ancora giovane

poi ci perdemmo tra la folla - nell'anima 

stampati quegli occhi di cerbiatta

ove lumeggiavano barlumi di crepuscolo


avevo fatto un bel sogno per cui restai

per tutto il giorno in stato di grazia


8.2.23

5 commenti:

  1. Quella parte notturna di noi, che ogni tanto riesce a rendere preziosa l'alba....Buona giornata Felice,silvia

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    1. Grazie di cuore Silvia del gradito commento. Buon pomeriggio.

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  2. Da Facebook
    Bernardo Negro
    È molto bello quando la realtà diventa sogno e viceversa. Complimenti per questa tua bella poesia un po' pirandelliana.

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