martedì 16 maggio 2023

I cieli del jazz

 



capricci di note

facce ondivaghe in acque del sogno

la nausea lungo

i corridoi di latrine

il gemito del sax le gonfie gote

tempo

rallentato avvitato

nel marasma di umori


poi il mattino li raccoglie

spugne

e l'anima della musica che attraversa

muri di separazione


Felice Serino 

.


amicodipenna 


Jazz, inteso come musica ed esperienza di vita. Un linguaggio ricco di immagini sensoriali e contrasti per esprimere un personale rapporto con il jazz.

"Capricci di note" le improvvisazioni musicali che caratterizzano il jazz, come se essi fossero sogni e desideri bizzarri, stravaganti e volubili, dei musicisti. Da qui le "facce ondivaghe in acque del sogno", le espressioni mutevoli e irreali che emergono da una dimensione onirica. Una fuga dalla realtà o un ritorno a una più umana?

È tutto questo in un ambiente che contrasta perché sporco e degradato, dove si avverte la "nausea lungo corridoi di latrine" e il "marasma di umori" che altera il tempo.

Un jazz che pare nascere nella sofferenza e nel disagio, tra un "gemito del sax" e le "gonfie gote" che appaiono grottesche.

Un linguaggio crudo e realistico per mostrare ai più il lato oscuro del jazz.

Poi il mattino vedrà il raccolto rimasto impregnato in ogni cosa, come da "spugne", e quell'"anima della musica che attraversa / muri di separazione". Un linguaggio metafisico e spirituale per esaltare il potere comunicativo e aggregante del jazz.

Si conclude lasciandoci in sospeso, come a suggerire che il jazz non ha confini e continuerà a risuonare oltre le parole.

Lo sentite anche voi?


da alidicarta.it


3 commenti:

  1. Una musica coinvolgente e molto particolare, da veri amatori. Buona giornata Felice,silvia

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    1. Grazie infinite del tuo gradito commento. Serena giornata, Silvia.

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  2. Da Facebook

    Bernardo Negro
    Si sente il ritmo incalzante e malinconico del Jazz nella tua bella poesia. Complimenti.

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