nel sangue degli echi
i tuoi franti aneliti
le cicatrici di luna e il rosso
grido delle estati che non
vogliono morire
le pieghe dei ricordi
a vestire sorrisi di sole
ora galleggi
in questo brusio di vita
mentre una vecchia pietra ti accoglie
ancora calda di quel sole
che lento annega
e ti attardi
nell' incerta luce
Preziose immagini poetiche in questo cantico intenso e molto coinvolgente. Buon inizio settimana, Felice,silvia
RispondiEliminaTi ringrazio sempre di cuore, Silvia, per l'interesse e la costanza. Buon pomeriggio.
EliminaInnanzitutto grazie per essere diventato follower del mio blog Parole d'Asfalto e poi analizzo la tua poesia che mi è piaciuta. Allora..."nel sangue degli echi"...bellissima visione post onirica strutturata alla Sanguineti che riporta le difficoltà e le passioni a volte irrealizzate che vengono "urlate" nella vita con la speranza che colpiscano l'obiettivo ma che purtroppo, il più delle volte, tornano al mittente . " ...e ti attardi nell'incerta luce.." questo verso fa riflettere circa il rimuginio dei pensieri che a volte ci sovrastano e che si tenta sempre di edulcorare e intenerire per far si che si possano finalmente elaborare e metabolizzare come contenuti preposti all'abbellimento di un nostro discorso con amici o confidenze con mogli di cui ci si fida. Ottima chiusa di una poesia che si rilegge volentieri e che vien voglia di recitare a qualche pubblico di nicchia; magari in una sala da te, alzandosi con un sorriso e chiedendo il silenzio per qualche secondo con la promessa di scaldare i cuori.
RispondiEliminaGrazie infinite per la visita e l'interesse, espresso mediante un' analisi esaustiva e molto gradita. Non mancherò di tornare ancora per una visita su Parole d'Asfalto.
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