domandarci se siamo
bolo di questa vita
o come
ungarettiane foglie
o semmai ci troviamo
a galleggiare sulla superficie di un sogno
un chiederci
qui disorientati -- mentre
come il seme nella terra
ci si aspetta di nascere alla luce
16-18.2.23
Da FacebookBernardo NegroÈ la nostra umiltà che ce lo fa chiedere. Meglio essere il seme che credersi il "sale della terra". Complimenti per la tua bella poesia.
Tanta originalità , e profondo significato, in questo cantico poetico notevole. Buona giornata Felice
Grazie sempre di apprezzare le mie cose. Buonadomenica Silvia.
Da Facebook
RispondiEliminaBernardo Negro
È la nostra umiltà che ce lo fa chiedere. Meglio essere il seme che credersi il "sale della terra". Complimenti per la tua bella poesia.
Tanta originalità , e profondo significato, in questo cantico poetico notevole. Buona giornata Felice
RispondiEliminaGrazie sempre di apprezzare le mie cose. Buonadomenica Silvia.
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