dopo forse più d' un migliaio
dettate dall'alto o dal profondo
di te ti chiedi
se a crearle non sia stato
un altro e non tu:
specie delle più
datate non riconosci la mano
l'ispiratrice vagheggia nella
testa in auto per strada o
si nasconde tra le pieghe
del divano e
nei momenti più inattesi ti dà
la mano
stornando uno scialbo esistere
Quelle trame originali, che non sempre la mente è in grado di donare...Buon pomeriggio Felice,silvia
RispondiEliminaGrazie tante del gradito commento. Buona serata, Silvia.
EliminaDa Facebook nel gruppo Verso inquieto
RispondiEliminaGiordano Genghini
Concordo con la lode di Caterina. Questa lirica mi ha fatto ripensare a un testo di Borges in cui, parlando dell'ispirazione, egli scrive che gli antichi la facevano discendere dalle Muse o dallo Spirito mentre noi - "che non abbiamo più una mitologia così bella", egli dice - la attribuiamo a ciò che denominiamo "inconscio"...