sabato 5 novembre 2022

FELICE SERINO (intervistato da Gioia Lomasti)

 




A che età' hai cominciato a scrivere?


Scrivo da autodidatta dall'età di 24 anni, su internet solo dal 2001, quando, andato in pensione, imparai ad usare il computer.


Come scrivi le tue opere? Di getto?


No, solo qualche rara volta mi riescono di getto; l'elaborazione di un testo può durare dai due tre giorni fino a due tre settimane; qualche poesia in particolare la posso riprendere e rielaborare anche dopo anni.


Qual è la tua atmosfera ideale per la scrittura?


La mia atmosfera ideale è generalmente la mattina presto, o anche appena semi-sveglio, quando qualcosa mi ispira quasi inconsciamente, come fosse il proseguimento di un sogno.


In una parola, cos’è per te la scrittura?


Per me la scrittura è come l'aria che respiro; non potrei farne senza; è esprimere ma mai appieno il mio io interiore.


Cosa traspare dalle tue poesie?


Dalle mie poesie lascio trasparire sentimenti di amore, di scavo interiore, di ricerca dell'uomo e del

trascendente.


Perché, secondo te, la poesia ha minor pubblico rispetto alla narrativa, tanto da esser considerata

di nicchia?


La poesia, in linea di massima, è per gli addetti ai lavori, i poeti leggono i poeti, è quindi un circolo vizioso, senza sbocchi per la commercializzazione; ma in alcuni paesi non è così, godendo della giusta considerazione.

Forse rispetto alla narrativa è meno "accessibile", perché a volte un po’ ostica o ermetica.


A tuo parere, cosa occorre per diventare un bravo scrittore?


Per essere un bravo scrittore bisogna innanzitutto leggere molto, come consigliano sempre "i grandi", e poi avere quel quid del dire non dire, un pizzico di mistero che rapisce tenendo in sospeso il fruitore.


Hai nuovi progetti in cantiere? Puoi svelarci in esclusiva delle news?


I miei progetti? Pubblicare sillogi senza pretese, anche poche copie. La prossima uscirà a breve per Vitale Editore, Sanremo, e s'intitola "Lacere trasparenze". E continuare a espandermi in rete.


Ritieni che internet sia un buon strumento di visibilità' ?


Internet offre moltissime possibilità per farsi conoscere; si, è un ottimo veicolo di diffusione, oggi che i media indiscutibilmente risultano essere il deus ex machina.


Tra poesia e narrativa, cosa scegli e perché?


Tra poesia e narrativa scelgo naturalmente la prima, ce l'ho nel mio dna.


Cosa pensi delle pubblicazioni indipendenti che non fanno capo ovviamente ad una casa editrice

ma all'autopubblicazione?


Ho scelto l'autopubblicazione per tre mie sillogi, un bel po’ di anni fa. Credo che sia un mezzo ugualmente efficace se ricevi gratificazioni e buone recensioni.


Hai un sogno nel cassetto?


Un sogno nel cassetto? In particolare direi nessuno; spero solo di vivere ancora un po’ di anni per affermarmi di più e perfezionarmi.


Grazie per avermi concesso quest’intervista!


6 commenti:

  1. Un'intervista notevole, e di grande spessore, che ho apprezzato nella sua lettura. Un caro saluto, Felice,silvia

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    1. Grazie di cuore, Silvia. Lieto che tu abbia gradito e apprezzato. Buona giornata.

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  2. Ma che bella e sincera intervista. Mi ci ritrovo tanto nelle tue risposte. Grazie per averci fatto conoscere un po' di te. Ciao e buona Domenica Felice.

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    1. Grazie infinite della gradita lettura. Buona domenica anche a te, Pia.

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    2. Complimenti per l'intervista e per le risposte che coincidono su molti punti col mio approccio con la poesia e la scrittura, oltre alcune abitudini che mi suonano familiari, come svegliarmi e ancora assonnata per scrivere le idee che mi arrivano come se fossero parte di un sogno. Buona notte!

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    3. Sì, infatti molto spesso mi trovo a svegliarmi e buttare su carta i pensieri che sorgono come dal sogno.
      Grazie della visita. Buona giornata.

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