[nel percorso col bus verso Brescello]
poi di ritorno a sera
carta e penna o se vuoi tastiera
il bianco che ti fissa
e ti ci perdi
un muro
la mente un muro
provi con un verso
impreciso poi un altro
ma no non era così
che l'avevi pensata
eppure ce l'avevi tutta lì
come una cantilena tra veglia e
sonno negli occhi la confusa
striscia bianca sulla destra
ed eri in uno stato di
tortura-goduria
trattenendoli ancora quei versi
ma ora niente
un muro la mente
risucchiati da un buco nero
Ispirazioni e improvvise ombre, nel mondo talentuoso dei poeti...sempre in vetta al verso...Sempre bello leggerti, Felice, buon pomeriggio
RispondiEliminaGrazie di cuore, Silvia, sempre gentile. Buona serata.
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