lui -il biforcuto
che continua a lavorarci contro-
lo vedemmo nelle case della morte
col fumo della carne bruciata
lo riconoscemmo nella bestia
umana
dopo gli anni orrendi oggi
un museo: in mostra scarpe
valigie occhiali e
una montagna di capelli
i reperti
della vergogna
non sogni o finzioni quelle nuvole
ma
dalle fumate si sa che a levarsi
erano ali d’angeli
La mia mente subito vola all'Olocausto leggendo questi dolorosi versi che pur non smettono di incantare. Complimenti, Felice.
RispondiEliminaPeriodo tragico della storia. Grazie infinite Caterina per il gradimento e l'apprezzamento.
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